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“Una mano sola non applaude”

Video in Italiano

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Un popolo in pausa da più di 40 anni, il più atroce fallimento della diplomazia internazionale. Fuggiti e privati della loro terra, una storia atroce di generazioni perse, di oblio internazionale. Una Repubblica in un campo profughi. La storia dimenticata del Popolo Saharawi. L’ultima colonia africana. L’unica Repubblica di profughi al mondo. Al di là del muro, una terra ricchissima: la loro.

Una popolazione cacciata dalle sue terre e costretta a vivere in campi profughi da 40 anni. Con dignità ed ostinazione lottano per poter tornare nei loro territori. 

Come? Chiedendo alle Nazioni Unite e al mondo intero che venga riconosciuto il loro diritto ad esistere, all’autodeterminazione. Al di là del muro costruito dal Marocco (2700 KM, di muro e campi minati) ci sono le loro città e le loro famiglie.

Il Popolo Saharawi attende con fiducia un referendum delle Nazioni Unite, che stabilisca una volta per tutte a chi spetta la sovranità sulle loro terre. Vogliono legittimamente tornare a casa, una contro-emigrazione negata da giochi di potere e corsa alle risorse naturali, (le loro terre vengono ampiamente sfruttate dal Marocco per la loro ricchezza mineraria).

‘A Place in the World’ è un documentario che racconta la loro storia, spogliandola dalla geografia e dalla politica, rendendola semplicemente una storia ‘umana’. 

Come dice uno degli intervistati: “Il peso del mondo, se diviso tra tutti, diventa una piuma, ed anche noi pur stando in mezzo ad un deserto dobbiamo fare la nostra parte”.

Lo scopo del documentario è dare una voce a questo popolo, vessato in una situazione impossibile, costretto a vivere confinato nel deserto in tende o baracche di sabbia con temperature insostenibili.

Il documentario vuole essere il mezzo per poter raccontare una realtà che purtroppo, troppo spesso, è comune al tutto il mondo: la sopraffazione dell’uomo sull’uomo.

Documentario diretto da Francesco Ritondale.

40 years waiting. International diplomacy's most outrageous failure. Refugees with a land to reclaim. A generation lost waiting for the international support. A Republic in a refugee camp. The forgotten tragedy of the Saharawi peopleThe last African colony. The only refugee republic on Earth. Beyond the wall, a prosperous land: their own.

This is the story of the Saharawi people a population banished from its own land and forced to live as refugees for 40 years. With dignity and persistence they’re fighting to come back to their territories.

How? Asking the United Nations and the whole world to recognize their right to exist, their right to self-determination. Their cities and families are still there, Beyond the 2700km Moroccan wall, beyond minefields.

The Saharawi People are waiting for a UN referendum, intended to determine the ownership of what until 1975 was their land; they legitimately want to come back, back home. A paradoxical history of hope, a counter-immigration denied by power games over natural resources (their lands, Western Sahara, is today widely exploited by Morocco for their rare mineral reisources, with the complicity of a vast majority of the international community).

‘A Place in the World’ it’s a documentary that tells their story, out of geography, history or politics, simply making it a ‘human’ story.

As one of the interviewees says: "The weight of the World, if divided between everyone, becomes a feather, and even though we are in the middle of Sahara desert, we must do our part".

The main purpose of the documentary is to give a voice to this community, living in hard conditions, enclosed in the desert in tents or sand shacks with unsustainable temperatures.

The documentary is aimed at to telling a condition that, too often, is shared by the whole world: the supremacy of man over man.

Documentary directed by Francesco Ritondale.

LA RACCOLTA FONDI SARÀ COSÌ DIVISA:

• 50% per coprire le spese di post produzione del documentario (al momento è stato completamente autofinanziato);

• 50% all’associazione Saharawinsieme Onlus, per sostenere i progetti e per accogliere e ospitare gruppi di bambini Saharawi in Italia durante l’estate (questo garantisce ai bambini un po’ di sollievo dal caldo torrido del deserto, dove le temperature estive  arrivano spesso a 50°C).

RESOURCES FROM THIS FUNDRAISING WILL BE SO DIVIDED:

• 50% to cover the costs of post-production of the documentary (at the time it was completely self-funded);

• 50% to the Saharawinsieme Onlus Association, to support projects, and receive and host Saharawi children in Italy during the summer (this guarantees children a little relief from the scorching heat of the desert where summer temperatures often reach 50 ° C).